Cause patologiche: l'Alzheimer
Perché il cervello è “coinvolto” nella malattia di Alzheimer?
Perché la malattia di Alzheimer è una malattia degenerativa che colpisce proprio il cervello. In questa malattia si osserva una progressiva degenerazione e perdita delle cellule cerebrali (i neuroni) con l’accumulo di filamenti nel corpo e nei neuroni, una degenerazione neurofibrillare e la formazione di quelle che vengono definite “placche senili”. In queste placche si accumulano sia una parte proteica sia una parte di “detriti” provenienti dalla degenerazione delle strutture neuronali.
Che differenza c’è tra Alzheimer e demenza?
Per demenza si intende la perdita definitiva di funzioni necessarie alla vita di relazione.
La demenza viene da molti considerata non tanto come una malattia ma come un insieme di sintomi che comporta la progressiva alterazione di memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento, personalità e comportamento.
La malattia di Alzheimer viene invece considerata una vera e propria malattia ed è la più frequente causa di demenza (50-60% dei casi).

Rappresentazione schematica (immagine di sinistra) e immagine microscopica (immagine di destra) delle placche senili tipiche della malattia di Alzheimer.
Quali sono i soggetti maggiormente colpiti dall’Alzheimer?
Fino agli anni 70 si riteneva che la malattia potesse colpire solo persone al di sotto dei 65 anni tanto che si identificava l’Alzheimer come “Demenza presenile”. Attualmente invece
si ritiene che possa colpire sia soggetti al di sotto dei 65 anni ma che sia tanto più frequente tanto più aumenta l’età. Addirittura esistono dei dati che dicono che dai 90 anni in su 1 persona su due manifesti l’Alzheimer.
Esiste una causa definita legata all’insorgenza dell’Alzheimer?
Attualmente si ritiene che vi siano una serie di concause che potrebbero causare la malattia di Alzheimer (familiari, ambientali, cause interne all’organismo) ma
non ne è stata individuata una singola. Maggiore concordanza esiste sul fatto che l’evento primario che innesca la neurodegenerazione, sia la il deposito della proteina insolubile β-amiloide all’interno delle placche senili e sulle pareti vascolari.
Ci sono dei “segnali di allarme” o la malattia si manifesta in maniera immediatamente molto grave?
La Alzheimer Association Statunitense ha proposto
10 segni premonitori (Tabella) che possono orientarci a sospettare la presenza di una “iniziale” malattia di Alzheimer e soprattutto a
consentire a chi assiste l’ammalato a prepararsi a far fronte alla malattia che comunque evolverà, seppur con periodi in cui il malato sembrerà stare meglio e periodi in cui invece ci sarà un drastico peggioramento della patologia.